martedì 31 dicembre 2013

LA COMPACT CASSETTA NON è MORTA

Questo post è dedicato a tutti coloro che pensano erroneamente che le compact cassette siano superate. 
Vogliamo ribadirlo nuovamente ! la compact cassetta non è morta. Figlia del più nobile nastro a bobina la musicassetta, così come da noi veniva chiamata, si difende bene per qualità audio e per calore del segnale. Il deterioramento poi è una leggenda. Sono possessore di nastri che hanno oltre 25 anni e suonano ancora benissimo. Dipende certo dal fatto di averli messi lontani dal sole. Anche i cd e i vinili non sono del resto immuni dagli sbalzi termici, quindi non vedo dove sia la differenza.
Alcuni parlano di smagnetizzazione e ciò è vero se non si è avuto cura di conservare i propri nastri in un luogo adatto ad evitare questo inconveniente. C'è poi chi li ha conservati vicino alla tv o a altre fonti che influiscono sulla smagnetizzazione.
Proprio ieri chi vi scrive ha ascoltato un vecchissimo nastro normal tdk di Janis Joplin confrontandolo con un cd avente le stesse tracce. Il suono della cassetta era molto più corposo e più caldo e la voce di Janis era di gran lunga più presente rispetto a quella del cd. Mi verrebbe quasi voglia di cestinare i cd della stessa cantante e tenermi soltanto la cassetta.
Fruscii ? leggenda anche questa. L'unico rumore di fondo era quello sordo proveniente dall'album in vinile : rumore che per l'appunto è stabilito dai tecnici nella realizzazione di ogni disco in vinile. Per il resto il suono era meravigliosamente chiaro e pulito. Forse alcuni lamenteranno quel tipico rumore provocato dalla puntina quando incontra la polvere che in molte registrazioni finisce anche su nastro. Un buon impianto filtra questo tipo di rumori e ne riduce la presenza. E comunque è più tollerabile questo friccichio del suono freddo e senza anima di molti cd.

 Panorama sulle compact cassette ha scritto quanto segue :

Oggi, lettori di cassette dotati di porta USB ci consentono di recuperare le vecchie registrazioni e trasferirle su computer; esistono ancora, per gli irriducibili, lettori portatili che ricordano il classico walkman ormai pensionato dai player digitali. Eppure, in un'epoca in cui "mixtape" è quasi sempre una sequenza mixata ascoltabile o scaricabile online e non più una cassetta mixata vera e propria, tutto questo si può ancora archiviare alla voce "nostalgia".
Ma si producono ancora cassette da qualche parte? La risposta è sì. E quel che segue potrebbe sorprendervi.
La musica gira ancora su nastro in molti paesi africani: ce lo ricorda il lavoro di Brian Shimkovitz , collezionista appassionato e dj, che in un sito denominato Awesome Tapes from Africa - e in serate a tema con lo stesso nome - gira il mondo miscelando esclusivamente cassette che arrivano dai quattro angoli del "continente nero". Sullo stesso sito si possono ascoltare moltissime registrazioni, dalle sonorità più disparate, spesso sconosciute fuori del paese di origine.
100Akres  è invece un'etichetta discografica che produce breakbeat e strumentali hip-hop, con base in California. Cassette nuove di zecca , in edizioni limitate di poche decine di pezzi (100 al massimo, nessuna ristampa, anche se restano poi disponibili le versioni digitali). Un lavoro certosino e artigianale.
Ma ci sono artisti come British Sea Power che hanno pubblicato una cassetta ("Machineries of Joy - The Demo Tapes") giusto lo scorso aprile  o ancora She & Him con il loro "Volume 3" che affianca la cassetta (comprensiva di download, comunque) a cd e LP.
Le cassette vergini (di marche come Maxell o TDK) si trovano ancora, in centri commerciali come pure in siti come Amazon.



Per concludere vogliamo darvi una scaletta ideata da un dj radio sulla qualità delle fonti audio. Secondo la sua analisi la qualità massima del suono è raggiunta dalle bobine. A seguire, nell' ordine, ci sono vinile, compact cassetta, cd audio e file mp3.

Nastro a Bobina :  ascoltata sui registratori a quattro piste si ha la massima qualità audio. Il calore del suono e l'alta fedeltà sono sorprendenti. Il fruscio è inesistente e la chiarezza del suono è unica. Un buon registratore revisionato parte da duemila euro in su. l'unico rumore di fondo è quello a bassa frequenza, praticamente inavvertibile quando inizia la musica. Questo rumore di fondo, presente anche nel vinile, non è un difetto : si tratta invece di un rumore di base dal quale i tecnici fanno partire tutte le altre frequenze musicali.




 Vinile : forse non tutti sanno che molte registrazioni su vinile provenivano dalle registrazioni effettuate dai gruppi musicali in studio o live direttamente sui nastri a bobine.
Molti gruppi sceglievano infatti di registrare la loro musica su bobina conoscendo bene l'alta qualità di queste registrazioni.

Compact cassette : Inventate dalla Philips nel tentativo di rendere più versatile e trasportabile la musica su nastro, vanno certo considerate come un sottoprodotto rispetto al più nobile nastro a bobina. Tuttavia chi dispone di una buona piastra di lettura può raggiungere un' alta qualità di ascolto. Molte lamentele riguardanti questa fonte sono in realtà infondate. Molto dipendeva infatti dalla scarsa conoscenza sul buon utilizzo di questa tecnologia : Registrazioni eseguite in maniera errata, azimut della testina fuori angolo, mancata pulizia o smagnetizzazione della testina. Chi ha una piastra di lettura dovrebbe portarla dal tecnico per revisionarla ogni anno, specialmente se si ascoltano un centinaio di nastri all'anno. Le piastre a cassette hanno infatti bisogno delle stesse cure dei piatti in vinile per ottenere il massimo del rendimento sonoro.
Anche nelle piastre vinile una testina regolata male non darà il massimo del rendimento audio. Per le piastre a nastro vale lo stesso principio.
Una delle migliori piastre era la Nakamichi dragon, era veramente di qualità, ma appunto per questo costosissima. Ancora oggi sul mercato dell'usato non la troverete a meno di duemila euro. Ci sono nakamichi più economiche che suonano, non superlativamente come la dragon, ma tutto sommato bene.  Acquistare una piastra della TEAC sul mercato del nuovo o dell'usato non è affatto un errore. Tenendo presente le immancabili buone regole della manutenzione qualsiasi piastra hi fi suona piuttosto bene. Attenzione a non comprare un usato con la testina usurata e quindi da sostituire.


CD : Vi ricordate le sigle AAA, AAD, ADD, DDD? Vi siete chiesti perchè non compaiono più? Si presume che tutte le nuove registrazioni in commercio siano quindi state rimasterizzate, ma in realtà non è così. Questa mancanza di trasparenza dovrebbe farci suonare un campanello d'allarme sulla cura del suono hi fi riservato ai cd che acquistiamo. Saggiare la qualità di una registrazione digitale sembra ormai un compito destinato soltanto all'acquirente, mentre chi fa business se ne frega.
Nemmeno il cd infatti è una fonte da buttare. Il problema sta tutto nella cura per la qualità della registrazione digitale in questione. Ho ascoltato ottimi cd registrati a regola d'arte, i quali non hanno perso ad esempio il calore della fonte sonora originaria.
Suonano benissimo ad esempio i cd di Capossella che, non a caso, vengono trasferiti dalla registrazione effettuata dall'artista su nastro a bobina, e suonano benissimo anche quelli di Mannarino. Molta musica anni 70 invece perde moltissimo. Janis Joplin e Bob Dylan sono inascoltabili rispetto al vinile. Hurricane di Bob Dylan ad esempio perde tutto il calore e la pienezza della fisarmonica a bocca e gli alti danno fastidio : (sono stato costretto ad attenuarli di due decibel partendo dalla posizione flat, non mi era mai accaduto ! ) La profondità del basso se ne va a farsi friggere e la batteria quasi non si sente. Una buona registrazione digitale dovrebbe sentirsi benissimo in posizione flat soprattutto nei valori alti. Se questi sballano già in flat la registrazione è semplicemente da bocciare !



MP3 : anche questa tecnologia non è da buttare a priori. Tutto dipende dai kb al secondo contenuti in ogni file musicale. I migliori sono i file mp3 che lavorano a 328kb/secondo. Non è consigliabile scendere sotto i 128 in quanto sotto questa soglia il taglio delle frequenze e delle informazioni sonore iniziano ad interessare quelle frequenze importanti per disporre di un messaggio audio fedele e completo.
Ho notato che gli mp3 tradotti da segnale analogico con 328 kb suonano egregiamente bene. Non dobbiamo dimenticare inoltre la qualità del lettore mp3 che influenza moltissimo sulla resa sonora. I lettori di qualità infatti leggeranno il segnale al meglio senza perdere nessuna frequenza di partenza. nei lettori economici invece avvengono tagli drastici delle frequenze nonostante queste siano presenti nel file. La qualità quindi risulterà pessima.


e se volete abbinare al vostro impianto hi fi un cd con presa usb che legga al meglio le vostre pendrive piene di mp3 ecco qui sotto alcuni modelli che non vi deluderanno :


Yamaha cd s300 


Pioneer pd 10 k